Una moglie insoddisfatta, Roxie Hart, sogna di diventare una star del cabaret e, per realizzare la sua ambizione, la notte fa la ballerina di fila in uno squallido locale ma, soprattutto, passa di letto in letto. Tutto
procede come da routine fino a che, in un impeto di rabbia, non uccide uno dei suoi amanti.
Finisce così, in attesa del processo, nel braccio della morte del carcere della sua città dove, tra le bizzarre galeotte,
fa la conoscenza della nota soubrette Velma Kelly, incarcerata per l’omicidio del marito e della sorella. Ed è a questo punto che la nostra protagonista avrà una rivelazione: la galera, invece che al pentimento, può condurre alla
popolarità. Soprattutto se hai un avvocato affascinante e spregiudicato come il famoso Bill Flynn, una secondina corrotta e compiacente, Mama Morton, e un marito imbranato e ingenuo, Amos. E, in primo luogo, se i giornalisti stanno
dalla tua parte.
Musica sfrenata, jazz, alcool, e tanto cinismo la fanno da padroni in una storia che viene descritta alla perfezione fin dalla prima battuta: “State per assistere ad una storia di omicidio, corruzione,
violenza, invidia, sfruttamento, adulterio e tradimento, cose che tutti noi teniamo vicine e care al nostro cuore”.
E vai col jazz!, per la regia di Tatiana Cazzadori, ha debuttato al Teatro
di Fumane a febbraio 2015 segnando il tutto esaurito alla rassegna Sabato A Teatro e vincendo il premio miglior attrice con Marta Danzi nel ruolo di Velma. Con questo musical in due atti la compagnia ha portato in scena,
durante la stagione 2015/2016, uno spettacolo coinvolgente, comico, sensuale e capace di mettere in luce le doti dei suoi performer. Per la sua realizzazione ci si è avvalsi del contributo di alcuni professionisti del settore,
come Raffaele Cutolo, che ha curato alcune delle coreografie.
In uno squallido sobborgo della Grande Mela si trova un negozio di fiori che, come dice l’avido proprietario Mushnik, è stato “abbandonato da Dio e dai clienti”. Nel negozio lavorano due commessi: il goffo ed imbranato
Seymour, e la dolce ed insicura Audrey, di cui il giovane è segretamente innamorato. Seymour vorrebbe dichiararsi ma è bloccato dalla timidezza e dalla paura del fidanzato della ragazza, un sadico dentista di nome Tony Scrivello
che, nonostante le botte e le violenze verbali, la ragazza non ha il coraggio di lasciare.
La vita dei tre protagonisti cambia improvvisamente quando il ragazzo si imbatte in una pianta esotica che non riesce a
ricondurre a nessuna specie conosciuta. La pianta viene presto esposta nel negozio ed i clienti, incuriositi, accorrono a frotte portando, per la gioia del proprietario, un sacco di soldi. Il ragazzo e la pianta diventano
delle celebrità.
C’è solo un piccolo problema: il commesso presto scopre che la pianta ha una necessità un po’ particolare: a differenza degli altri vegetali, per sopravvivere non le bastano l’acqua, un buon terriccio
e la corretta esposizione al sole… ha bisogno di sangue umano! Inizialmente il ragazzo la sazia con il proprio sangue ma, crescendo, la pianta acquista il dono della parola, si fa molto esigente e crudele e chiede sempre più “cibo”… Così
si trova davanti ad un dilemma: c’è qualcuno che merita di morire? Vale la pena di uccidere per la ricchezza e la fama? Vale la pena di uccidere per avere in cambio l’amore?
Il musical Verde Aliena, è il riallestimento
di uno spettacolo con cui la compagnia ha debuttato ai suoi esordi. In questa nuova versione del 2013, la regia è stata curata da Tatiana Cazzadori ed è stato ristrutturato tutto l’impianto scenografico dello spettacolo. Verde
Aliena ha calcato le scene per un grandissimo numero di repliche e grazie alla sua longevità è stato presentato nei teatri fino al 2017.
Un concerto in due tempi, durante il quale gli artisti della Compagnia del Geco si esibivano su brani tratti dal repertorio del musical. Splendide le canzoni presentate, tratte da spettacoli iconici come Cats, Chicago,
Jesus Christ Superstar, Les Misérables, We Will Rock You e molti altri.
Grazie alle voci strepitose dei nostri artisti e alle brillanti coreografie lo spettatore viene immerso nel mondo del musical, il tutto condito
con le divertenti gag di due “presentatori” alquanto bizzarri.
Musical Show, presentato inizialmente come Geco In Musical, ha calcato le scene da febbraio 2013 riscontrando critiche positive e molti apprezzamenti.
Johanna e Philip Markham sono una coppia sposata da anni, il cui rapporto è diventato ormai una dolce, rassicurante, routine. Fino a quando accade l’imprevedibile. La migliore amica di Johanna, Linda, chiede di poter
usare l’appartamento dell’amica per consumare il primo tradimento al marito. Henry, il migliore amico di Philip, nonché marito di Linda, chiede all’amico di poter usare l’appartamento per consumare l’ennesimo tradimento alla moglie.
L’appartamento però è anche ambito da Alistair, l’eccentrico arredatore d’interni che da mesi sta lavorando per Johanna e che è mal sopportato da Philip, deciso a consumare la sua relazione con la giovane Silvia, ragazza alla pari
che vive con i Markham. Tutto nella stessa sera!
La situazione sarebbe già abbastanza complessa ma, ad intricarla ulteriormente, ci pensa una pagina della lettera scritta da Walter, il bramato amante di Linda,
finita nelle mani di Philip che si convince di essere tradito dalla moglie.
Il Letto Ovale di Ray Cooney e John Chapman, con cui la compagnia ha debuttato nel corso dell’estate 2011 per la regia di Rino Condercuri,
è una commedia brillante nonché l’unico spettacolo di prosa nel repertorio di Veronamusical.
Fin da subito lo spettacolo si dimostra un ottimo prodotto tanto da ottenere numerosi premi e riconoscimenti. Si classifica
secondo al concorso teatrale MASCHERA D’ARGENTO (Godega Sant’Urbano, Tv, 2012); vince il premio assoluto miglior spettacolo e i premi migliore spettacolo votato dal pubblico, migliore spettacolo votato dalle associazioni, miglior
regia (Rino Condercuri), miglior attore non protagonista (Andrea Manganotto) al concorso TEATRO IN SALA 2012 di Sala Consilina (Sa); al concorso nazionale FITALIA 2012 viene segnalato tra i tre migliori spettacoli e vince i premi
per il miglior attore protagonista (Antonio Trotta) e la miglior attrice caratterista (Tatiana Cazzadori).
La vicenda si svolge interamente sulle intramontabili note delle canzone degli Abba.
Donna è una madre single e indipendente, che ha cresciuto da sola la vivace figlia Sophie, ormai prossima alle
nozze, e che ha gestito con successo un piccolo hotel su una splendida isola in Grecia. Al matrimonio di sua figlia Donna ha invitato anche le sue due migliori amiche: Rosie, una donna dotata di realismo e senso pratico, e Tanya,
ricca e pluridivorziata. Entrambe in passato avevano fatto parte della sua band musicale, “Donna and the Dynamos”. Tuttavia anche Sophie ha in serbo delle sorprese: la ragazza, che sogna di farsi accompagnare all’altare dal suo
vero padre, invita alle sue nozze tre uomini del passato di Donna, che vent’anni prima avevano già visitato questo angolo di paradiso mediterraneo. Nel corso di 24 ore magiche e folli, i protagonisti vivranno nuovi amori e
riscopriranno antichi sentimenti, nella cornice da sogno di un’isola che sembra offrire infinite possibilità.
Veronamusical e la Compagnia del Geco hanno debuttato con Due Padri di Troppo, per la regia di Tatiana
Cazzadori, nel corso del 2011 riscontrando fin da subito un grandissimo apprezzamento da parte del pubblico e moltissimi ingaggi, che hanno visto la compagnia portare in scena lo spettacolo anche fuori provincia e per un numero
esorbitate di date.
La malvagia Strega dell’Ovest è morta. Si apre così Le Streghe di Oz, la versione proposta da Veronamusical di uno dei musical più famosi al mondo e anche tra i più longevi, il suo debutto a Broadway risale
al 2003.
La storia è tratta dal romanzo Strega (Wicked, 1995) una rivisitazione non ufficiale de Il meraviglioso mago di Oz di L. F. Baum. Ne rappresenta un prequel, midquel e sequel e vede come protagonista Elphaba,
la strega cattiva dell’Ovest.
Elphaba è figlia dei due mondi e per questo dotata di grande talento, ma è per il colore della sua pelle che viene discriminata. A parte questo, Elphaba è una normale ragazza, frequenta
la Shiz Academy, diventa la secchiona della classe e gli studenti più popolari tendono a prenderla in giro. La classica teenager, insomma.
Grazie al suo talento naturale, la direttrice della scuola dà ad Elphaba
la possibilità di frequentare le sue lezioni di magia e di incontrare il mago di Oz.
Una volta conosciuto, però, le cose non vanno come previsto e Elphaba, rifiutandosi di agire per lui, verrà designata come strega malvagia
e per questo perseguita.
Elphaba riuscirà a fuggire grazie ai suoi amici Glinda e Fiyero, ma per i cittadini di Oz rimarrà la strega cattiva che solo una bambina del Kansas riuscirà a debellare.
Veronamusical
e la Compagnia del Geco ha debuttato con le Streghe di Oz, per la regia di Tatiana Cazzadori, nel corso dell’estate 2012.
Cinque personaggi ricevono un invito per trascorrere una serata insieme, da un uomo legato a loro per ragioni differenti. Un misterioso omicidio però interromperà la serenità dell’incontro e i protagonisti dovranno cercare
di risolvere il caso, sapendo che l’assassino è uno degli invitati.
Il pubblico dovrà analizzare le prove e ascoltare le testimonianze proprio come dei veri investigatori per scoprire l’assassino! L’atmosfera misteriosa
e i contorni noir trascinano i partecipanti in un’esperienza unica e coinvolgente, in questa che è la versione in stile Veronamusical delle più tradizionali cene con delitto.